Note che danno sollievo: mattina di musicoterapia all’hospice

Una mattina particolarmente intensa e toccante quella di domenica 25 maggio, per i pazienti dell’hospice di Oristano che hanno potuto assistere al concerto del pianista Andrea Scano. Un evento promosso dalla Asl 5 di Oristano in occasione della Giornata nazionale del Sollievo, per accendere i riflettori sull’importanza del prendersi cura globalmente dei pazienti non più guaribili. All’interno anche il videoracconto della bella iniziativa.

Un momento del concerto “Una musica può fare”

E’ stata una mattina particolarmente intensa e toccante quella di domenica 25 maggio per i pazienti dell’hospice “Angela Nonnis” di Oristano, che hanno potuto assistere al concerto del pianista Andrea Scano. Un evento promosso dalla Asl 5 di Oristano in occasione della Giornata nazionale del Sollievo, per accendere i riflettori sull’importanza del prendersi cura globalmente dei pazienti non più guaribili, anche attraverso la musico-terapia.

Il pianoforte dell’hospice ha preso vita e le sue note hanno pervaso le stanze, arrivando fino a quei pazienti che non si sono potuti spostare dalla propria camera. Molte le persone che, dopo la messa celebrata dal cappellano dell’ospedale San Martino, padre Enrico Mascia, ed animata dal coro di volontari della diocesi di Oristano, si sono trattenuti per l’evento musicale.

Andrea Scano, professore di musica di Santa Giusta, si è esibito in sei brani inediti composti dallo stesso pianista, scelti all’interno del suo repertorio fra quelli capaci di trasmettere serenità e calma. Dopo di lui ha suonato anche il giovanissimo Stefano Figus, studente della scuola secondaria di primo grado Grazia Deledda di Oristano, che ha eseguito il brano “A mother’s tears”. I due hanno infine improvvisato un pezzo a quattro mani che ha concluso l’evento.

«Ringraziamo di cuore i pianisti, Andrea e Stefano, che ci hanno regalato questo meraviglioso concerto, portando la musica, come un fiume, fin nelle stanze dei nostri pazienti – ha dichiarato al termine del concerto il direttore dell’hospice Giuseppe Obinu – Anche la musica è una forma di cura che può contribuire a portare sollievo a chi soffre».

Quella di ieri è stata un’iniziativa che si inserisce nelle attività di una struttura che accompagna i pazienti non più guaribili nella delicata e difficile fase del fine vita e che fa del prendersi cura in maniera globale, dal punto di vista fisico e psicologico, la sua missione principale.

Con sei posti letto distribuiti in stanze singole e la capacità di accogliere senza limiti orari né di età anche gli accompagnatori, l’hospice oristanese dispone anche di un grande e rigoglioso giardino, nato dalla collaborazione con il Comitato per la salute di Oristano, dove i pazienti e i loro familiari possono trascorrere del tempo all’aperto serenamente. All’ingresso una piccola biblioteca per i visitatori, compresi i più piccoli, un angolo caffè e un grande murale completano una struttura dove i pazienti e i loro familiari, grazie all’umanità e all’attenzione del personale, possono sentirsi come a casa.

 

IL RACCONTO PER MUSICA E IMMAGINI DELLA BELLA MATTINATA ALL’HOSPICE DI ORISTANO

 

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