In scena a Bosa “Un baule pieno di sogni”: quando il teatro è terapia
All’auditorium del Seminario di Bosa è andato in scena “L’arte di essere”, lo spettacolo finale, dal titolo “Un baule pieno di sogni”, progetto della Struttura Complessa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Asl 5.

Un laboratorio educativo e ludico che utilizza il lavoro del corpo, delle espressioni e delle percezioni, con particolare attenzione agli aspetti sensoriali ed emotivi, per generare salute. Questo è “L’arte di essere”, un percorso il cui spettacolo finale, dal titolo “Un baule pieno di sogni” è andato in scena all’auditorium del Seminario di Bosa.
Il progetto, a cui hanno partecipato minori che frequentano la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, ha visto coinvolti la Asl di Oristano, e in particolare la struttura complessa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Npia) diretta dalla dottoressa Tatiana Usala, con la neuropsichiatra Maria Elena Piras, lo psicologo e psicoterapeuta Fabrizio Denti, l’assistente sociale Marcella Vinci che hanno coordinato uno degli ambiti di questa progettazione, quello relativo ai percorsi di assistenza alla socializzazione dedicati ai minori e ai giovani adulti con disturbo dello spettro dell’autismo.
Il percorso è stato svolto in collaborazione con il Comune di Bosa, l’associazione culturale “Elighelande Teatro”, la cooperativa ECAP (Equipe clinica autismo e psicoterapia) e le professioniste della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Bosa Mariella Putzulu, Maria Teresa Piredda, entrambe neuropsichiatre, e l’assistente sociale Anna Maria Casula.
“Il teatro e le rappresentazioni sceniche costituiscono uno strumento che genera benessere e che può essere definito come “terapeutico”, volto a produrre cambiamenti attraverso un processo di crescita e di sviluppo della persona” spiegano dal servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza di Bosa.
“L’Arte di Essere” è un progetto realizzato con il contributo della Presidenza per il Consiglio dei Ministri, Ministro per la Disabilità (rientrante nell’ambito del Fondo per l’Inclusione delle Persone con Disabilità), e in stretta collaborazione con l’assessorato Igiene e Sanità della Regione Sardegna.
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