“Pazienti esasperati, intervengono i poliziotti”: i chiarimenti Asl
In merito all’articolo “Pazienti esasperati, nel Terralbese intervengono i poliziotti”, pubblicato venerdì 20 giugno, dal quotidiano Unione Sarda, si smentisce che la Polizia sia di recente intervenuta presso il poliambulatorio di Terralba per la scelta del medico di base, come riportato nel titolo.

In merito all’articolo “Pazienti esasperati, nel Terralbese intervengono i poliziotti”, pubblicato venerdì 20 giugno, dal quotidiano Unione Sarda, si smentisce che la Polizia sia di recente intervenuta presso il poliambulatorio di Terralba per la scelta del medico di base, come riportato nel titolo.
L’unico episodio in cui le forze dell’ordine sono intervenuti risale al 5 maggio scorso, data in cui la disponibilità di 500 posti per la scelta del medico di famiglia su una popolazione di oltre 7.000 cittadini senza medico di famiglia aveva causato lunghe file agli sportelli di Scelta e revoca del medico, considerata anche l’impossibilità per una parte dei pazienti a effettuare la scelta on line, richiedendo il supporto dei carabinieri per regolare gli ingressi alla struttura dei molti cittadini presenti. Si tratta di un episodio, a cui fa probabilmente riferimento il testo dell’articolo, accaduto quindi da un mese e mezzo e che è già stato ampiamente raccontato e documentato dalla stampa.
Peraltro il problema principale segnalato, relativo alle difficoltà nella scelta del medico on line, è stato subito preso in carico dalla Asl di Oristano che ha avviato interlocuzioni con Assessorato della Sanità, Ares e SardegnaIT che porteranno a miglioramenti del sistema informatico dedicato, a beneficio di tutta la regione.
Quanto al trasferimento delle professionalità, va sottolineato che le norme nazionali (D. Lgs. 502 del 1992) e regionali (L.R. 8 del 2025) consentono la scelta, da parte dei Commissari delle aziende sanitarie, dei direttori sanitari, amministrativi e socio-sanitari; in questo caso, sia il dottor Stefano Sau che il dottor Alessandro Baccoli sono stati designati da altre aziende: evidentemente Oristano aiuta a formare professionisti di spessore, che legittimamente proseguono la carriera affiancando in ruoli apicali i legali rappresentanti di Areus e Asl Medio Campidano. Peraltro va ricordato che, in parallelo, alla Asl di Oristano sono state effettuate le nomine della direttrice sanitaria e di quella amministrativa, per cui la squadra di lavoro in questa azienda si va ora definitivamente completando.
Ben altra riflessione meriterebbe la difficoltà della Asl di Oristano, peraltro condivisa con le altre aziende sanitarie più lontane dai poli di Cagliari e Sassari, di attrarre e trattenere medici e infermieri. Nel corso degli anni non sono state create condizioni favorevoli per meccanismi strutturali premianti (non solo economicamente, ma anche per la progressione di carriera) o, almeno, facilitanti (offrendo dei benefit), sia fra i dipendenti del SSN che fra i convenzionati, e ora, in un momento in cui nel mercato del lavoro è possibile per i professionisti optare per scelte più comode, se ne pagano le conseguenze.
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