“Trema la trama del mondo”: quando la scrittura è terapeutica
Al Centro servizi culturali di Oristano l’esito finale del laboratorio di scrittura creativa curato dalla scrittrice Savina Dolores Massa, in collaborazione con l’educatrice professionale del Centro di Salute Mentale di Oristano Fabiola Biddau e il direttore del Centro servizi culturali di Oristano Marcello Marras.

La scrittura che cura. Si è concluso anche quest’anno, con lo spettacolo andato in scena al Centro servizi culturali di Oristano il laboratorio di scrittura creativa curato dalla scrittrice Savina Dolores Massa, in collaborazione con l’educatrice professionale del Centro di Salute Mentale di Oristano Fabiola Biddau e il direttore del Centro servizi culturali di Oristano Marcello Marras.
Il progetto, frutto di una ventennale collaborazione fra il Centro di salute mentale e il Centro servizi culturali di Oristano, che da sempre ospita il percorso laboratoriale, quest’anno ha visto sul palco ventuno allievi che, a partire dallo scorso ottobre, si sono cimentati mese dopo mese in decine di elaborati nati dalla sperimentazione di una scrittura creativa originale. Testi proposti e donati al pubblico dagli stessi autori. I partecipanti hanno proposto le capacità di lettura orale ed espressiva acquisite nei mesi dello stare insieme, oltre a una padronanza del corpo lentamente conquistata.
«Il tema di quest’anno, “Trema la trama del mondo”, è un’indagine sul significato del vivere la contemporaneità che accompagna le menti e l’agire in svariate forme: dalla condanna verso lo sfregio della natura, alle guerre, ai soprusi, alle indifferenze, alle solitudini – – spiegano gli organizzatori – Un lavoro reso possibile grazie alla costante onda lucida e creativa dell’intero gruppo di lavoro, unito nella complicità di analisi sulle vicende che stanno destabilizzando il pianeta in maniera irreversibile».
«La storica collaborazione fra il Centro di salute mentale di Oristano e il Centro servizi culturali cittadino ha reso possibile creare, perfezionare e consolidare buone pratiche condivise di salute mentale e dove i luoghi del tutelare la salute pubblica non sono più appannaggio esclusivo del dipartimento di Salute mentale, ma coinvolgono l’intera cittadinanza – proseguono i curatori del progetto -. In questa ottica è nato il laboratorio di scrittura creativa e propedeutica alla lettura orale, giunto alla sua undicesima edizione, che vede coinvolti cittadini di tutte le età, sia con percorsi avviati all’interno del Csm sia semplicemente interessati a intraprenderne uno, condiviso in gruppo, alla riscoperta di una scrittura alternativa, stimolante e capace di parlare alla parte più intima e vera di ciascuno. Il risultato finale, dopo quasi un anno di lavoro, è stato condiviso e donato al pubblico in un esito scenico finale».
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